Pino Daniele intervista Totò: riflessioni sulla vita, la comicità e l’amore
Il sole cala sulla baia di Napoli, il mare si tinge di rosso e arancione. Due grandi artisti si incontrano in una piccola trattoria sul lungomare per parlare della vita, della comicità, della società italiana, di Napoli e dell’amore. Sono Pino Daniele e Totò, due icone della cultura italiana, ognuno con il proprio stile e la propria personalità uniche.
Pino Daniele, seduto accanto a Totò, inizia la conversazione con una domanda profonda ma fluida, che lascia intravedere un velo di scanzonata ironia:
“Totò, qual è per te il senso della vita?”
Totò, con un sorriso ironico sulle labbra, risponde: “Il senso della vita? Ma chi lo sa, figliolo. La vita è un gioco, un grande gioco. A volte vinci, altre perdi, ma alla fine l’importante è divertirsi. E poi, come diceva mia madre, ‘la vita è come una ruota, gira sempre e un giorno o l’altro toccherà a te'”.
Pino annuisce, ma la sua espressione riflette una profonda riflessione sulla risposta di Totò. “Mi piace, Totò”, dice. “La vita è un gioco, ma anche un’opportunità.
L’opportunità di fare la differenza, di lasciare il mondo un po’ migliore di come l’abbiamo trovato. Tu hai fatto la differenza, con la tua comicità e la tua arte, hai portato gioia e risate a milioni di persone. Qual è il segreto della tua comicità?”
Totò si gratta la testa, come a cercare le parole giuste per rispondere. “Non c’è un segreto, figliolo”, dice infine. “La comicità nasce dall’osservazione della vita, dalla capacità di vedere il ridicolo nelle situazioni più comuni. La mia comicità è basata sull’ironia, sul paradosso, sulla surrealtà. Ma alla fine, il mio unico obiettivo è far ridere la gente. Perché ridere fa bene, fa dimenticare i problemi, fa sentire meno soli”.
Pino annuisce, pensando a quanto sia importante la risata per la felicità dell’anima.
“Hai ragione, Totò”, dice. “Ma la società italiana è cambiata molto negli ultimi anni. Cosa ne pensi della situazione attuale?”
Totò fa una smorfia, come a indicare una situazione non molto rosea. “La società italiana è sempre stata un po’ complicata, figliolo. Ma oggi, con la crisi economica, la disoccupazione, la violenza, sembra essersi persa la speranza. Eppure, noi italiani siamo un popolo forte, con una grande storia e una grande cultura. Dobbiamo ritrovare il nostro orgoglio, la nostra determinazione. Dobbiamo tornare a credere in noi stessi, nelle nostre capacità. Solo così potremo superare questo momento difficile”.
Pino annuisce, ma il suo sguardo riflette una profonda tristezza per la situazione del paese.
“Giusto“, dice infine. “Ma ci sono ancora alcune cose che rendono l’Italia unica al mondo. Una di queste è Napoli, la nostra città. Cosa significa Napoli per te?”
Totò sorride, illuminato dall’orgoglio per la sua città. “Napoli è il mio cuore, figliolo”, dice. “È la mia vita, la mia anima. È la città delle contraddizioni, del sole e del mare, dei vicoli stretti e delle piazze spaziose. Napoli è la città dei sorrisi e delle lacrime, della gioia e della sofferenza. Ma soprattutto, Napoli è la città della musica, della cultura, dell’arte. È la città dove ho imparato tutto quello che so, dove ho scoperto la mia vocazione di comico e attore. Napoli è la mia casa, il mio porto sicuro”.
Pino annuisce, pensando alla bellezza e alla poesia della città partenopea. “È vero”, dice infine.
“Ma la vita non sarebbe completa senza l’amore. Tu hai mai amato veramente, Totò?”
Totò si guarda intorno, come a cercare una risposta nel mare che si infrange sulla spiaggia. “L’amore, figliolo”, dice infine. “L’amore è il mistero più grande della vita. Io ho amato, sì, ho amato molte donne nella mia vita. Ma alla fine, l’amore è sempre stato un po’ come il mare, imprevedibile e misterioso. L’amore è una cosa che non si spiega, che non si può controllare. L’amore è un’emozione che ti prende e ti lascia senza fiato. Ma alla fine, l’amore è la cosa più importante della vita”.
Pino annuisce, pensando alle parole di Totò. “Giustissimo”, dice infine.
“L’amore è il motore della vita, la forza che ci spinge a dare il meglio di noi stessi. Ma alla fine, la vita è come una canzone, fatta di note alte e basse, di silenzi e di melodie. E noi siamo solo dei musicisti, che devono imparare a suonare bene la propria parte, per rendere la canzone più bella”.
Totò sorride, alzando il bicchiere di vino in un brindisi silenzioso. Pino alza il suo bicchiere a sua volta, e i due grandi artisti si guardano negli occhi, come a celebrare la vita, la comicità, la società italiana, Napoli e l’amore.
Totò guarda Pino con uno sguardo intenso, che sembra scrutare l’anima dell’amico e collega.
“Ma dimmi una cosa, Pino”, dice infine. “Qual è il tuo sogno più grande? Qual è la cosa che desideri di più nella vita?”
Pino si guarda intorno, come a cercare una risposta nella bellezza del paesaggio. “Il mio sogno, Totò”, dice infine. “Il mio sogno è di lasciare un segno nel mondo, di fare qualcosa di grande e significativo. Voglio che la mia musica parli alle persone, che la mia arte le ispiri e le spinga a sognare. Voglio essere ricordato come un artista che ha fatto la differenza, che ha cambiato il mondo in meglio”.
Totò annuisce, come a confermare la profondità delle parole di Pino. “Ma sai, Pino”, continua. “Forse il segno più grande che puoi lasciare nel mondo è quello che hai già lasciato.
La tua musica, le tue parole, la tua arte sono già nel cuore di tante persone. Hai già fatto la differenza, figliolo. E sono sicuro che continuerai a farla, ancora per molto tempo”.
Pino sorride, toccato dalle parole del suo amico e collega.
“Grazie, Totò”, dice infine. “Le tue parole significano molto per me. E hai ragione, forse il mio sogno più grande è già realizzato. Ma non smetterò mai di sognare, di sperare, di lottare per fare la differenza. Perché alla fine, è questo che conta nella vita. Fare la differenza, in meglio”.
Totò annuisce, soddisfatto della risposta di Pino. Ma il suo sguardo si posa ancora una volta sul mare, come a cercare qualcosa di più profondo e misterioso. E Pino, guardandolo, capisce che la vita è un mistero che non potrà mai essere svelato del tutto. Ma che vale la pena di cercare, di scoprire, di vivere. Perché alla fine, la vita è solo un viaggio, un’avventura straordinaria, che vale la pena di vivere fino in fondo.